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WALL IN ART Il Barbaluf a Vezza d'Oglio

di Ozmo
. - Vezza d'Oglio
OZMO lavora dipingendo e modificando immagini e simboli trovati o rubati da internet, giocando con ambiguità con i rimandi alle tradizioni e leggende del luogo in cui si trova ad operare. Attraverso la sua l’opera sulle pareti della Casa del Parco di Vezza d’Oglio, alludendo con le sue figurazioni simultaneamente al mito dell’uomo selvatico, al S. Onofrio, all’uomo primitivo e alla leggenda di San Glisente e l’orso, ci interroga sul nostro immaginario e sul rapporto con la Natura. La maestosa sagoma dell’orso dipinta sulla grande parete laterale, ricordandoci il ritorno/ripopolamento dell’animale in Valle Camonica, ci viene incontro sfruttando un elemento architettonico e con un artificio visivo proprio dell’anamorfosi, cambiando punto di vista, ci appare tridimensionale. Sulla facciata è invece un uomo i cui tratti iconografici rimandano al Selvatico, in Valle Camonica “il Barbaluf”, a vigilare l’ingresso della Foresteria e del Centro di Educazione Ambientale con Museo Naturalistico e Laboratorio Didattico. L’uomo Selvatico, protagonista dell’immaginario collettivo di tutto l’arco alpino, è un’immagine ricorrente anche della favolistica popolare camuna. Eremita e solitario, molti anziani ancora raccontano di averlo incontrato, è considerato l’iniziatore di attività fondamentali per le singole microeconomie: la coltivazione dei campi, l’allevamento degli animali, l’apicoltura, l’arte casearia, l’arte dell’estrazione e della lavorazione dei metalli.
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Fonte Testi e Immagini SITO UFFICIALE: http://wallinart.it/