L’impianto di
Cedegolo utilizza le acque di scarico della Centrale di Sonico, direttamente immesse nella galleria d’adduzione; quelle residue dell’Oglio (dalla sezione di Temù fino a quella d’Edolo a valle della confluenza con l’Ogliolo) derivate dalla traversa di Edolo (proprietà Enel); le acque di scarico dell’impianto Enel di Edolo; le acque degli affluenti di sinistra dell’Oglio: Val Rabbia, Remulo e Val Zazza che s’immettono lungo il corso della galleria d’adduzione; le acque del Poglia che affluiscono direttamente nel serbatoio di regolazione omonimo. Il bacino imbrifero complessivo è di circa 500 km².
Da Sonico ha origine un canale in galleria, della portata di 24 m³/s, lungo 12.500 m circa, checonduce al serbatoio del Poglia, costruito sull’omonimo torrente, che è un affluente di sinistra dell’Oglio.
Il serbatoio del Poglia, che consente la regolazione giornaliera della produzione dell’impianto Cedegolo, è stato creato tramite la costruzione di una diga a gravità alleggerita. La diga ha un’altezza di 42 m ed una lunghezza del coronamento di circa 100 m; la quota di massima regolazione è 630 m s.l.m.. Essa è costituita da quattro elementi cavi e da spalle massicce in calcestruzzo ed è dotata di uno scarico di fondo, costituito da due paratoie piane parallele a comando oleodinamico, poste nell’elemento centrale della diga. Sul coronamento si trovano due scarichi di superficie, a differente quota, intercettati da paratoie a ventola automatiche ad azionamento idraulico, azionabili anche volontariamente con martinetti oleodinamici. In prossimità della diga, due fabbricati ospitano tutte le apparecchiature di controllo e comando, impianti di servizio, uffici e le abitazioni del personale di guardiania.