Copertina WALL IN ART Minerva - Ozmo Breno 2015
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WALL IN ART Minerva - Ozmo Breno 2015

di Ozmo
«La rievocazione della Minerva si ricollega alla storia del paese. Ho deciso di dipingerla perché mi hanno affascinato il suo ritrovamento fortuito e le fattezze pregiate, la naturalezza della figura femminile potente, protettrice, classica ed eterna. Per questo ho voluto “restaurare” la dea Minerva e collocarla nel contesto che pensavo fosse a lei congeniale: accanto al castello che domina Breno, posta tra il torrione medievale e la piazza, centro della vita civica della comunità, ponte tra passato e futuro».  Ozmo

Dipinta nella cromia del bianco e nero, arricchita dal tratteggio chiaroscurale, reinterpretata e ricontestualizzata da Ozmo, la dea Minerva, divinità del pensiero, protettrice delle arti, dei mestieri e della città, si erge maestosa sullo sfondo scuro e monocromo della parete di oltre 480 mq fissata nella roccia, sopra il borgo medievale di Breno. Con la mano sinistra regge la lancia, mentre con la destra, tesa in avanti, sostiene la Civetta, l’attributo simbolo dell’amore per la conoscenza e della saggezza.
Accanto a lei mosaici, citazioni delle decorazioni romane presenti nella stanza centrale del Santuario-Tempio di Spinera, sono gli elementi che completano il puzzle iconografico dell’intervento sottolineandone la provenienza.
OZMO, affascinato dal ritrovamento fortuito della statua della dea e dalle sue splendide fattezze (la Minerva ritrovata a Breno è infatti una delle tre repliche tuttora esistenti nel mondo dell’Athena Risanatrice realizzata nel V secolo a.c., nell’Atene di Pericle), ha voluto “restaurarla” e collocarla nel contesto che pensava fosse a lei congeniale: accanto al castello che domina Breno, posta tra il torrione medievale e la piazza.

L’opera in numeri
La realizzione di questo intervento di arte pubblica monumentale ha comportato l’apertura di un cantiere di notevoli dimensioni, sicuramente uno dei più grandi realizzati in contesti architettonici urbani di pregio artistico. Un ponteggio di 9 piani da 30 metri di lunghezza ciascuno, per un’opera di 16 x 30 metri, un totale di oltre 480 mq. Il cantiere è stato operativo per 1 mese circa e la realizzazione dell’opera ha comportato l’utilizzo di 60 litri di primer per la preparazione, 120 litri di vernice per il fondo, 30 litri di colore utilizzati dall’artista, 50 di final warnish come protettivo.
L’intervento di OZMO apre le porte alla Street Art intesa non solo come strumento di riqualificazione urbana, ma come arte pubblica a pieno diritto, espressione di un più ampio progetto di valorizzazione culturale, avallata e fortemente voluta da Enti e istituzioni del territorio.
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Fonte Testi e Immagini SITO UFFICIALE: http://wallinart.it/