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Mulino Salvagni a Lava di Malonno

ha due macine in pietra per castagne e cereali e una parte destinata alla mondatura dell’orzo
Via Miravalle, 24/26 - Malonno
Nel 1700 a Lava di Malonno erano in funzione due mulini: il primo identificabile con la struttura tuttora funzionante; l’altro presumibilmente nella località “Oster”. Entrambi i mulini sfruttavano l’acqua del fiume Oglio che, incanalata, serviva anche per irrigare i prati della piana di Malonno. Il primo documento riguardante i mulini di Lava porta la data del 1793. Si tratta di un accordo tra i possessori dei mulini di Lava con i proprietari dei fondi in località Molo nel comune di Sonico.
A metà del ‘900 la concessione per l’utilizzo dell’acqua è stata ceduta ad una azienda legata alla produzione di energia elettrica. Da allora il mulino funziona a corrente anche se è ancora presente una piccola ruota funzionante non collegata alle macine.
Il mulino ha due macine in pietra (per castagne e cereali) e una parte destinata alla mondatura dell’orzo. Protagonista della manifestazione lo Panner – I pani delle Alpi.