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Attrazioni

Centrale Idroelettrica di Cedegolo

un'opera notevole
VIA NOVIOLO, 1 - Cedegolo
Per info e prenotazioni
342.8475113 - cedegolo@musilbrescia.it

COME FUNZIONA L'IMPIANTO

L’impianto di Cedegolo utilizza le acque di scarico della Centrale di Sonico, direttamente immesse nella galleria d’adduzione; quelle residue dell’Oglio (dalla sezione di Temù fino a quella d’Edolo a valle della confluenza con l’Ogliolo) derivate dalla traversa di Edolo (proprietà Enel); le acque di scarico dell’impianto Enel di Edolo; le acque degli affluenti di sinistra dell’Oglio: Val Rabbia, Remulo e Val Zazza che s’immettono lungo il corso della galleria d’adduzione; le acque del Poglia che affluiscono direttamente nel serbatoio di regolazione omonimo. Il bacino imbrifero complessivo è di circa 500 km². Da Sonico ha origine un canale in galleria, della portata di 24 m³/s, lungo 12.500 m circa, checonduce al serbatoio del Poglia, costruito sull’omonimo torrente, che è un affluente di sinistra dell’Oglio. Il serbatoio del Poglia, che consente la regolazione giornaliera della produzione dell’impianto Cedegolo, è stato creato tramite la costruzione di una diga a gravità alleggerita. La diga ha un’altezza di 42 m ed una lunghezza del coronamento di circa 100 m; la quota di massima regolazione è 630 m s.l.m.. Essa è costituita da quattro elementi cavi e da spalle massicce in calcestruzzo ed è dotata di uno scarico di fondo, costituito da due paratoie piane parallele a comando oleodinamico, poste nell’elemento centrale della diga. Sul coronamento si trovano due scarichi di superficie, a differente quota, intercettati da paratoie a ventola automatiche ad azionamento idraulico, azionabili anche volontariamente con martinetti oleodinamici. In prossimità della diga, due fabbricati ospitano tutte le apparecchiature di controllo e comando, impianti di servizio, uffici e le abitazioni del personale di guardiania.
L’opera di presa è situata in sponda destra ed è dotata di una griglia di protezione. Da qui parte una galleria a sezione circolare con diametro 3,9 m che, dopo un primo tratto lungo 62 m, è intercettata da una paratoia d’intercettazione, comandata da un argano a motore oleodinamico. La galleria, che ha una portata massima di 36 m³/s, prosegue poi per 973 m, fino al pozzo piezometrico. Il pozzo piezometrico è del tipo a canna verticale, con una camera d’espansione alla sua estremità superiore ed una d’alimentazione posta alla base, circa 48 m dopo il pozzo, la galleria si raccorda con la condotta forzata. La condotta forzata metallica è complessivamente lunga 321 m; in un primo tronco, lungo 195 m, è posata all’aperto ed ha diametro di 3,50 m. A questo tratto fa seguito un tronco in pozzo verticale lungo 93 m con diametro di 2,60 m. La condotta è dotata, in testa, di una valvola a farfalla a chiusura automatica, per mezzo di un contrappeso, per sovravelocità dell’acqua e di una valvola di rientro aria. Alla base del pozzo ha inizio il collettore, con le tre derivazioni per le macchine. Il canale di scarico è lungo 374 m ed è scavato in galleria, con sezione rettangolare. Il canale è a pelo libero ed immette direttamente nel canale d’adduzione del sottostante impianto Cividate, tuttavia è possibile anche deviare le acque restituendole nell’Oglio. La sala macchine è collegata all’esterno da una galleria carrabile lunga 334 m, sopra la quale corre la galleria delle sbarre per il collegamento elettrico dei gruppi con i trasformatori. Nella centrale sono installati 3 gruppi da 24 MW. In un fabbricato all’esterno sono disposti gli interruttori ed i circuiti a media tensione dei gruppi, nonché i quadri di comando e controllo.

Scheda tecnica

Anno di entrata in esercizio: 1950 
Tipo impianto: a serbatoio con regolazione giornaliera 
Acque utilizzate: Oglio, Val Rabbia, Remulo, Val Zazza, Poglia 
Potenza installata:  72MW