Copertina La Via del Romanino in ValleCamonica
Girolamo da Romano detto il Romanino, nasce a Brescia tra il 1484 e il 1487.
Tra i più importanti interpreti della scuola lombarda, nella sua pittura risulta evidente il rapporto con i maestri veneti e milanesi. Soprattutto da quest'ultimi mutuò un anticlassicismo che si concretizzò in uno stile estroso e fortemente espressivo e in un intento narrativo e popolaresco. Morirà dopo il 1562.
Negli anni '40 del Cinquecento, quando giunge in Valle Camonica, Il Romanino è già un artista affermato per aver affrescato e decorato il Duomo di Cremona, alcune delle più celebri chiese bresciane e il Palazzo del Buonconsiglio a Trento. Ma è in Valle che matura definitivamente il suo stile anticlassico, connotato da una forte presenza della realtà quotidiana nei gesti, nelle espressioni e nei costumi, raffigurata con tratto rapido, quasi immediato e con gusto comico-grottesco.

Seguendo il Pittore sul territorio Camuno

La Valle Camonica è teatro, per Girolamo Romani detto il Romanino, dei momenti più alti della carriera e della poetica. Tra Pisogne, Breno e Bienno, si snoda la “Via del Romanino”. Percorrendo questo itinerario, vedrai gli affreschi più importanti, del pittore cinquecentesco ironico e beffardo, dalla marcata vena anticlassica e dagli evidenti accenti derivanti dai modi pittorici transalpini.

Si parte dalla Chiesa di Santa Maria della Neve a Pisognecomposta da un’unica aula absidata, divisa in tre campate ad archi acuti. La facciata esterna è molto semplice, decorata in stile rinascimentale con pietra arenaria rossa, arricchita da una statua della Madonna con Bambino. La chiesa presenta una straordinaria serie di affreschi di Gerolamo Romanino risalenti agli inizi del 1530.
Si prosegue poi verso Breno dove troviamo la Chiesa di Sant'Antonio, all'interno si possono trovare gli affreschi, con un tema iconografico che Romanino svolge in modo piuttosto insolito: esso si riferisce ad un episodio biblico tratto dal Libro di Daniele.
Concludiamo il nostro itinerario in un gioiello architettonico nel Borgo di Bienno, la Chiesa di Santa Maria AnnunziataEsempio di “pieve rustica”, all’interno è divisa in tre campate. Gli affreschi del presbiterio raffiguranti Storie della Vergine tratte dai Vangeli apocrifi, sono di Gerolamo Romanino e risalgono al 1540.
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